°~Roma e i suoi gladiatori~°

1° Giorno

26/04/2018

Mancavano poche ore all'alba ma l'equipaggio era già sveglio e pronto per l'imbarco sul treno che ci avrebbe portato a Roma. La nostra imbarcazione aveva tanti confort: libagioni e letture per tutti i gusti che ci distraessero. Il viaggio scorse molto velocemente tra cambi di pannolino del piccolo mozzo Iago Mosè e incontri un pò particolari, come quei due brutti ceffi seduti davanti a noi che ci squadravano come alieni venuti dallo spazio.  

Dopo lo sbarco ci recammo subito verso le varie metro che ci avrebbero condotti verso il nostro nuovo alloggio, "Casa di Isidora" nei pressi di Malatesta, un piccolo appartamento di una signora che conosceremo solo alla fine della nostra visita. 


Ci avviammo subito in centro a Roma inconsci di tutte le meraviglie che avremmo visto nei giorni successivi. Lo stupore arrivò all'uscita dalla metro con l'apparizione inaspettata del "Colosseo". L'equipaggio si fece subito riconoscere siccome durante la visita un essere maligno li attacco (un gabbiano); il volatile che sembrava innocuo piantò uno stridio assordante spaventando una giovane pulzella, ma l'intrepido ufficiale Lauretta lo ingannò gettandogli delle patatine trovate per caso su un cornicione del Colosseo urlando "Tiè, Mangia!!!!", zittendo immediatamente quell'essere affamato e scatenando l'ilarità degli spettatori. 

Fu un pomeriggio molto impegnativo, con una linea retta l'equipaggio arrivò fino al Campidoglio attraversando i Fori Romani dove ci fu un piccolo incidente. Le provviste d'acqua stavano terminando e il capitano decise di inoltrarsi tra le rovine alla ricerca di una fontanella, non si accorse che nell'abbeverarsi la loro macchina cattura-immagini si bagnò, creando lo svenimento dell'ufficiale Lauretta, ma non ci fu molto tempo da perdere siccome l'equipaggio dovette fare i conti con una manica di "Pirati" in versione baby-size. 

Arrivammo in Piazza Venezia dove restammo a bocca a parte dall''imponenza del Vittoriano e la sua vista mozza fiato su Roma. Dopo un cambio pannolino e una foto simpatica del capitano (vedi foto successiva) ci rivolgemmo alla nostra bussola "Tripadvisor" dove ci indicò la rotta verso una buonissima tavola calda "Vinando a Tor Margana". 

Rifocillati ci inoltrammo nella Roma notturna piena di luci e gente molto bizzarra per poi scivolare sotto le coperte della nostra accogliente dimora.


2° Giorno

27/04/2018

Alle prime luci delle 10 e dopo una abbondante colazione offerta dalla locandiera (crostatine e succo d'arancia) partimmo con la nostra cartina in mano verso "La bocca della verità".  Una interminabile coda ci attese per mettere una mano dentro ad un vecchio tombino romano. L'ufficiale Lauretta non fu intrepida come il capitano Davide, siccome non c'era la certezza di riavere la sua estremità indietro. 

La mattinata continuò con l'esplorazione di una delle biblioteche più affascinanti "La Casanatense", dove vidimo la collezione di Leone X e due globi giganti dove un tempo gli studiosi segnavano e cancellavano le costellazioni a seconda di come interpretavano il cielo. Ma la fame si fece sentire e presi dai crampi di stomaco ci rifugiammo in un ristorantino "Le due colonne". Le colonne c'erano, ma il pizzaiolo giapponese non ci stupì così tanto secondo le nostre aspettative.  Fortunatamente il Pantheon e la fontana di Trevi ci risollevarono il morale prima di arrivare a Piazza di Spagna dove conoscemmo un'altra ciurma: una coppia con 3 figli muniti di gelato e tante chiacchiere.

Ci ricaricammo d'acqua dalla fontana e partimmo alla volta di "San Pietro". Una coda interminabile ci attese e privi di qualsiasi protezione il piccolo mozzo si scottò sotto il sole cocente di Roma. Ma non c'era tempo da perdere, ci recammo in un Carrefour Express per procurarci una crema solare e ripartimmo subito verso "Castel Sant'Angelo". Arrivammo giusto in tempo per ammirare Roma dalla sua terrazza al tramonto, ma non ci fermammo a prendere un'aperitivo siccome il prezzo del conto sarebbe arrivato alle stelle. Ci consolammo attraversando il ponte dove fummo intrattenuti da un musicista di strada e le sue dolci melodie, poco dopo decidemmo di fermarci volentieri più avanti nella locanda " La Cuccagna", dove un buffo servitore ci narrò della nostra fortuna di aver un figlio maschio, siccome le sue femmine non erano altrettante buone.  (Penso che il Karma abbia fatto la sua parte, siccome batté la testa contro il lampadario appena disse questa confessione)

La ciurma stanca, dove essersi rifocillata, si avviò verso Malatesta passando per le vie di Roma. Non erano contenti delle fatiche della giornata, ecco perché fecero tappa ancora una volta in Piazza di Spagna. L'ufficiale con il capitano che teneva nel suo marsupio il piccolo mozzo addormentato contarono uno ad uno i 136 scalini della piazza per ben due volte consecutive. Non poteva che attenderli un bella passeggiata in piazza Navona e un gelato prima di approdare sotto le coperte nella casa della locandiera.


3° Giorno

28/04/2018

L'equipaggio si svegliò con una calma mai vista, forse i chilometri dei giorni precedenti si fecero un pochino sentire, ma nulla gli impedì di proseguire la scoperta della città eterna. Per qualche malsana idea, decisero di non portare con se il loro marsupio Kibi ma di portare il piccolo mozzo con il passeggino. (cosa sconsigliatissima!!!), e per un'altra ancora più errata idea l'ufficiale Lauretta decise di affidarsi completamente alla guida del capitano Davide. Così la ciurma si ritrovò a vagare per le vie di Roma senza meta, girando in tondo e scoprendo posti che non erano neanche segnati sul programma di bordo come il Quirinale. Si suppone di aver visto qualche politico, ma rimarremo sempre col dubbio. Piccola sosta al Campo de Fiori dove il capitano volle assolutamente conoscere di persona un famosissimo youtuber che vendeva utensili da cucina (allego video), per poi finire a pranzare in una trattoria assai accogliente accompagnati da un musicista di strada ( a parer dell'ufficiale, sembrava Quasimodo con la chitarra).

Il pomeriggio lo passammo nell'Orto Botanico di Roma, tra fiori appena sbocciati e pennichelle nei prati d'erba. Il capitano rimase davvero amareggiato nello scoprire di aver pagato un biglietto per poi riuscire a vedere delle serre aperte, siccome giustamente più della metà erano chiuse. Dopo questi piccoli scherzi romani ci imbattemmo nella trattoria "San Giovanni". Logicamente il capitano e il suo ufficiale decisero di dividersi due primi, inconsci del fatto che i piatti si sarebbero raffreddati e il risultato sarebbe stato pessimo.  

Cit. Ufficiale: una settimana a sognare la Carbonara, per poi mangiarla fredda!!!

Ma la serata si concluse con un sorriso di un viandante. Nella metro, mentre cercavamo di capire la logistica delle tratte, un signore si intromise spiegandoci le rotte ma fu sgarbatamente fermato da una donzella che lo urtò durante la corsa verso la metro. Il romano preso alla sprovvista esclamò con "Affrèttate!!! che non trovi posto" (ovviamente la metro era deserta). Non rimase che ritirarsi in coperta e prepararsi per il ritorno a casa.


4° Giorno

29/04/2018

Giorno della partenza. La ciurma si svegliò alle 5 del mattino per raggiungere la coda per entrare ai Musei Vaticani. Dopo ben due ore di attesa aprirono i cancelli e visitammo l'ultima tappa del nostro viaggio. Stanze immense ci accolsero, dipinti inimmaginabili ci accompagnarono di stanza in stanza. Fu proprio nelle stanze di Raffaello che il capitano scoprì su una cartina gigante il nome del nostro porto natio "VERCELLI". Proseguimmo con la scoperta della Cappella Sistina e i suoi famosissimi affreschi. Delle guardie armate ci tenevano sott'occhio per evitare che si scattassero fotografie, ma ovviamente qualcosa scappò sotto i loro occhi vigili. La visita fu molto impegnativa ma per un soffio riuscimmo ad uscire in tempo per ascoltare l'Angelus e vedere di persona il "PAPA". Il Franci benedì il piccolo mozzo Mosis dicendo testuali parole... "Te benedicos Iago Mosè!!! che è proprio li", e indicò un punto a caso tra la folla. Dopo questo favore al Papa, andammo a deliziarci da McDonald's e ripartimmo verso "la casa di Isidora", dove dopo aver preso le valige ringraziammo la gentile locandiera e suo figlio. Partimmo alla volta della stazione, prendendo un trenino introvabile nella zona delle Villette che ci avevano suggerito. Constatammo che seguendo il solito itinerario ci avremmo messo moooolto meno nel raggiungere la nostra destinazione. Prendemmo un gelato al Mercato e tra le urla di stanchezza del piccolo mozzo ci imbarcammo sul treno di ritorno. 

Addio Roma, anzi Arrivederci!!! 

(la monetina nella fontana di Trevi l'abbiamo buttata, e si sa qual'è il desiderio da esprimere in questo caso.          ...Ritornare a Roma...).

Il viaggio proseguì tranquillamente, facendo nuove conoscenze come una coppia di nonnini che ci raccontarono dei loro viaggi. Il capitano e l'ufficiale si rividero tanto in quella vecchia ciurma. Viaggiare, mangiare e divertirsi con un pò di relax, ecco il loro motto.

°VERCELLI, stazione di VERCELLI. (auto-parlante)°

ed ecco l'equipaggio che approda di nuova a casa...

© 2018 Blog dei viaggi di Davide e Lauretta. Tutti i diritti riservati.
Creato con Webnode
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia